SAKAMOTO DAYS. (Sakamoto Deizu - 2025)
Diretto da: Masaki Watanabe
Sceneggiatura di: Taku Kishimoto
Autore originale: Yuto Suzuki
Produttori: Mirai Yamauchi, Ryota Hasegawa, Soichiro Saito
Produzione: TV Tokyo, TMS Entertainment, Shueisha
Animazioni: TMS Entertainment
Edizione Italiana: Netflix
Episodi: 22 da 24' - 1 stagione
USCITA ITALIANA: 11 GENNAIO 2025
Il manga di successo di Yuto Suzuki con protagonista il sicario in pensione con una vita tranquilla come proprietario di un minimarket diventa un anime grazie ai noti studios TMS.
Il protagonista è colui a cui si riferisce il titolo dell'opeera, Taro Sakamoto, un leggendario sicario membro di spicco dell'organizzazione nominata Ordine e dell'Associazione degli Assassini. Dopo l'incontro con una ragazza di cui si innamora, decide di appendere al chiodo la sua divisa di spietato assassino e vestire il grembiule di un commesso di un piccolo minimarket. A questo punto la sua vita cambia totalmente così come la sua silhouette, mettendo su peso. Ma il suo oscuro passato è sempre pronto dietro l'angolo e le cose cominciano a complicarsi quando nel mondo degli Assassini spunta una taglia posta sulla testa di Sakamoto. Da quel giorno tutto si complica, ma in suo aiuto arrivano anche giovani dotati di straordinarie capacità che staranno al suo fianco.
Le aspettative su questa trasposizione animata erano molto alte, con un importante produzione allestita per portare in animazioni le storie dell'autore Suzuki e una composizione da grande serie, con due parti (indicate anche come stagioni) da undici episodi in cantiere già dall'inizio. La durata della serie ha richiesto tempi di narrazione veloci, in linea con le scene d'azione, fulcro della produzione, riducendo al minimo eventuali spiegazioni e flashback. L'ottima caratterizzazione dei personaggi poi rende la serie completa. Il loro numero è esiguo all'inizio della storia ma cresce episodio dopo episodio, permettendo allo spettatore di assorbire meglio ogni elemento e le sue personali caratteristiche.
Discorso a parte va fatto per la storia. Se da un lato il manga originale approfondisce alcuni aspetti che le tempistiche delle produzioni animate devono tralasciare, creando maggiore profondità e interesse da parte del lettore, dall'altro la produzione animata risulta essere molto piatta e ripetitiva. Infatti dopo i primi episodi, i nuovi personaggi, cattivi e buoni, vengono introdotti secondo un ciclo quasi ripetitivo. Le stesse vicende si svolgono secondo il medesimo schema, abbassando l'interesse dello spettatore soprattutto nella seconda parte, dove la storia viene ulteriormente annacquata e allungata. Infatti la fine della prima parte lasciava intendere che i protagonisti erano molto vicini al cattivo di tutta la vicenda. Nella seconda invece il filo si perde e la storia viene allargata ad altri eventi e personaggi, lasciando intendere che non ci sarebbe stata la chiusura della storia alla fine della serie.
Il risultato finale è molto mediocre. La prima parte può conquistare lo spettatore appassionato del genere finche questo non scorge i primi segni di ripetizione degli eventi. La seconda poi si perde strada facendo e i tentativi di portare le vicende all'esterno del ciclo minimarket/luogo-a-caso-dove-si-svolge-l'azione e dove un sicario alla fine viene convinto a cambiare casacca e passare tra i buoni, falliscono miseramente introducendo nell'ultima parte della produzione un insulso ciclo in cui i protagonisti pensano di iscriversi ad una scuola per sicari per raccogliere ulteriori informazioni sul cattivo, facendo sbandare la chiara quanto semplice struttura iniziale della serie. Non deludono infine le animazioni, anche queste in linea con l'opinione generale del prodotto, con i suoi apici nelle scene d'azione.
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(Sakamoto Deizu - 2025)
Diretto da:
Masaki Watanabe
Sceneggiatura di:
Taku Kishimoto
Autore originale:
Yuto Suzuki
Produttori:
Mirai Yamauchi, Ryota Hasegawa, Soichiro Saito
Produzione:
TV Tokyo, TMS Entertainment, Shueisha
Animazioni:
TMS Entertainment
Edizione Italiana:
Netflix
Episodi:
22 da 24' - 1 stagione
USCITA ITALIANA: 11 GENNAIO 2025
Il manga di successo di Yuto Suzuki con protagonista il sicario in pensione con una vita tranquilla come proprietario di un minimarket diventa un anime grazie ai noti studios TMS.

Il protagonista è colui a cui si riferisce il titolo dell'opeera, Taro Sakamoto, un leggendario sicario membro di spicco dell'organizzazione nominata Ordine e dell'Associazione degli Assassini. Dopo l'incontro con una ragazza di cui si innamora, decide di appendere al chiodo la sua divisa di spietato assassino e vestire il grembiule di un commesso di un piccolo minimarket. A questo punto la sua vita cambia totalmente così come la sua silhouette, mettendo su peso. Ma il suo oscuro passato è sempre pronto dietro l'angolo e le cose cominciano a complicarsi quando nel mondo degli Assassini spunta una taglia posta sulla testa di Sakamoto. Da quel giorno tutto si complica, ma in suo aiuto arrivano anche giovani dotati di straordinarie capacità che staranno al suo fianco.

Le aspettative su questa trasposizione animata erano molto alte, con un importante produzione allestita per portare in animazioni le storie dell'autore Suzuki e una composizione da grande serie, con due parti (indicate anche come stagioni) da undici episodi in cantiere già dall'inizio. La durata della serie ha richiesto tempi di narrazione veloci, in linea con le scene d'azione, fulcro della produzione, riducendo al minimo eventuali spiegazioni e flashback. L'ottima caratterizzazione dei personaggi poi rende la serie completa. Il loro numero è esiguo all'inizio della storia ma cresce episodio dopo episodio, permettendo allo spettatore di assorbire meglio ogni elemento e le sue personali caratteristiche.

Discorso a parte va fatto per la storia. Se da un lato il manga originale approfondisce alcuni aspetti che le tempistiche delle produzioni animate devono tralasciare, creando maggiore profondità e interesse da parte del lettore, dall'altro la produzione animata risulta essere molto piatta e ripetitiva. Infatti dopo i primi episodi, i nuovi personaggi, cattivi e buoni, vengono introdotti secondo un ciclo quasi ripetitivo. Le stesse vicende si svolgono secondo il medesimo schema, abbassando l'interesse dello spettatore soprattutto nella seconda parte, dove la storia viene ulteriormente annacquata e allungata. Infatti la fine della prima parte lasciava intendere che i protagonisti erano molto vicini al cattivo di tutta la vicenda. Nella seconda invece il filo si perde e la storia viene allargata ad altri eventi e personaggi, lasciando intendere che non ci sarebbe stata la chiusura della storia alla fine della serie.

Il risultato finale è molto mediocre. La prima parte può conquistare lo spettatore appassionato del genere finche questo non scorge i primi segni di ripetizione degli eventi. La seconda poi si perde strada facendo e i tentativi di portare le vicende all'esterno del ciclo minimarket/luogo-a-caso-dove-si-svolge-l'azione e dove un sicario alla fine viene convinto a cambiare casacca e passare tra i buoni, falliscono miseramente introducendo nell'ultima parte della produzione un insulso ciclo in cui i protagonisti pensano di iscriversi ad una scuola per sicari per raccogliere ulteriori informazioni sul cattivo, facendo sbandare la chiara quanto semplice struttura iniziale della serie. Non deludono infine le animazioni, anche queste in linea con l'opinione generale del prodotto, con i suoi apici nelle scene d'azione.